Come va definita l’intelligenza artificiale
Sul Sole 24 Ore dell 26 febbraio, Barbara Caputo e Oreste Pollicino analizzano le recenti Linee guida della Commissione Europea sulla definizione di intelligenza artificiale nel Regolamento AI Act. L’articolo evidenzia le ambiguità del testo, in particolare sulla nozione di “autonomia” del sistema, lasciando spazio a interpretazioni divergenti che potrebbero richiedere un intervento della Corte di Giustizia UE. Tra i nodi critici: il confine tra IA e software tradizionale, il ruolo dell’interazione umana e la questione dell’adattabilità post-deployment. L’assenza di criteri univoci rischia di generare incertezze applicative, rendendo il compito della Corte cruciale per bilanciare innovazione e tutela dei diritti.
L’Antrhopic Economic Index
Anthropic, uno dei principali player mondiali dell’IA generativa, ha recentemente lanciato l’Anthropic Economic Index, un’iniziativa volta a comprendere l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro e sull’economia nel corso del tempo. Il primo rapporto dell’Index analizza milioni di conversazioni anonime sulla piattaforma Claude.ai, offrendo una visione dettagliata di come l’IA venga integrata nelle attività lavorative quotidiane. I risultati principali indicano che l’uso dell’IA è prevalentemente concentrato in compiti di sviluppo software e scrittura tecnica. Circa il 36% delle professioni utilizza l’IA in almeno un quarto delle proprie mansioni, mentre solo il 4% la impiega in tre quarti delle attività. L’IA tende ad essere utilizzata più per l’“augmented intelligence” (57%), dove collabora e potenzia le capacità umane, rispetto all’automazione (43%), dove svolge compiti in autonomia. L’adozione dell’IA è più diffusa in professioni con salari medio-alti, come programmatori e data scientist, e meno in ruoli con salari estremamente bassi o alti. Questi risultati riflettono sia i limiti attuali delle capacità dell’IA sia le barriere pratiche nell’adozione della tecnologia. L’azienda prevede di aggiornare regolarmente l’Index e ha reso disponibile il dataset utilizzato per l’analisi, invitando ricercatori ed esperti a contribuire con ulteriori approfondimenti.