AI Act: le linee guida UE sulle pratiche IA vietate e i divieti da rispettare

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La Commissione Europea ha pubblicato, il 4 febbraio 2025, le linee guida per l’applicazione delle pratiche di intelligenza artificiale vietate, come stabilito dal Regolamento UE 2024/1689 (AI Act). Questo documento fornisce strumenti interpretativi e pratici per l’attuazione dell’articolo 5, che disciplina le tecnologie di IA ritenute a rischio inaccettabile.

Le linee guida hanno lo scopo di salvaguardare la dignità umana, l’autonomia decisionale e il benessere, prevenendo pratiche che potrebbero manipolare o ingannare gli individui. Particolare attenzione viene dedicata alla protezione delle categorie vulnerabili, come minori e persone con disabilità, più suscettibili a tali forme di sfruttamento.

Tra le pratiche vietate si segnalano quelle che impiegano tecniche subliminali, manipolative o ingannevoli per influenzare in modo dannoso le scelte di un individuo o di un gruppo. Sono vietati anche i sistemi che sfruttano specifiche vulnerabilità legate a età, disabilità o condizioni socioeconomiche.

Il documento mette in evidenza che alcuni sistemi di IA, se utilizzati in determinati contesti, potrebbero rientrare sia tra le eccezioni che tra i divieti, in base all’uso concreto. Pertanto, è essenziale che fornitori e utilizzatori stabiliscano contratti chiari per regolamentare l’uso dei sistemi di IA, evitando pratiche vietate e assicurando una supervisione umana adeguata.

Le aziende devono inoltre implementare una governance solida che definisca le responsabilità lungo l’intero ciclo di vita dei sistemi IA. Tra i ruoli emergenti vi sono figure come il Chief Artificial Intelligence Officer e il Model Owner, incaricati di garantire la compliance normativa e la gestione del rischio.

Nonostante i divieti, le linee guida chiariscono che molti sistemi di IA sono considerati legittimi, purché rispettino le norme sulla trasparenza e sulla protezione dei dati. Ad esempio, sono consentiti sistemi di IA che personalizzano pubblicità o migliorano la sicurezza stradale, purché non sfruttino le vulnerabilità degli utenti in modo dannoso.

Le linee guida della Commissione Europea intendono favorire una corretta applicazione del Regolamento e garantire un’applicazione uniforme delle normative. Per ulteriori dettagli è possibile consultare la pagina ufficiale della Commissione Europea.