Approvato il DDL Intelligenza Artificiale – regole su copyright, sanità e lavoro

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Il Senato italiano ha approvato il disegno di legge delega sull’intelligenza artificiale, che ora passa alla Camera per la discussione finale. Il DDL stabilisce un quadro normativo per regolamentare lo sviluppo e l’applicazione dell’IA in Italia, garantendo la tutela dei diritti fondamentali e delle libertà individuali. Le nuove disposizioni escludono dall’applicazione i sistemi utilizzati per la sicurezza nazionale e la difesa. Tra le misure chiave, il governo ha previsto uno stanziamento di 1 miliardo di euro per la ricerca, gestito da Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital, con incentivi fiscali per i ricercatori specializzati nell’IA. Inoltre, tutti i sistemi di intelligenza artificiale destinati a usi pubblici dovranno essere ospitati su server localizzati in Italia, garantendo così maggiore protezione ai dati sensibili dei cittadini. Un altro aspetto fondamentale riguarda la tutela del diritto d’autore, estesa anche alle opere create con IA, a patto che vi sia un apporto umano, mentre sarà consentita l’estrazione di dati per l’addestramento di modelli AI.

Il provvedimento disciplina l’uso dell’IA nel settore sanitario, permettendo l’impiego della tecnologia per migliorare prevenzione, diagnosi e cura delle malattie, senza però influenzare l’accesso alle cure o sostituire la responsabilità dei medici. Nel mondo del lavoro, l’IA dovrà servire a migliorare la produttività e la qualità del lavoro nel rispetto della dignità umana. Per le professioni intellettuali, viene imposto l’obbligo di informare i clienti sull’uso dell’IA, mentre nella Pubblica Amministrazione, questa tecnologia sarà usata per supportare le decisioni ma con garanzie di trasparenza. In ambito giudiziario, il DDL vieta l’uso dell’IA per decisioni legate all’interpretazione della legge o all’adozione di provvedimenti.

Il disegno di legge assegna alla Presidenza del Consiglio un ruolo chiave nell’elaborazione e nell’implementazione della strategia nazionale per l’intelligenza artificiale. Inoltre, designa l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) come le autorità di riferimento a livello nazionale per la regolamentazione e il monitoraggio dell’IA, con l’obbligo di aggiornare la Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale almeno ogni due anni.

L’approvazione di questo DDL segna un punto di svolta per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in Italia, con un quadro normativo che punta a bilanciare innovazione, sicurezza e diritti fondamentali. L’ultima parola spetta ora alla Camera dei Deputati, che potrebbe introdurre ulteriori modifiche prima dell’approvazione definitiva.